Auguri don Claudio
Campagna di digital personal fundraising realizzata per Villa Nazareth – Fondazione Comunità Domenico Tardini di Roma
- Cliente Villa Nazareth
- Anno 2021
I throw myself down among the tall grass by the stream as Ilie close to the earth.
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Campagna di digital personal fundraising realizzata per Villa Nazareth – Fondazione Comunità Domenico Tardini di Roma
Nell’ambito della collaborazione con la Fondazione Comunità “Domenico Tardini” – Collegio di Merito “Villa Nazareth”, ho contribuito all’organizzazione di una campagna di personal fundraising in occasione del compleanno del presidente Mons. Claudio Maria Celli.
Dopo un’analisi delle modalità di svolgimento della campagna negli anni precedenti, in parte online e in parte su Facebook, si è deciso di utilizzare una landing page donativa. L’obiettivo era infatti quello di poter tracciare puntualmente i donatori, sia nell’ottica di accrescere il database, sia per poter organizzare un workflow di ringraziamento e di fidelizzazione.
Nei giorni di apertura della campagna, le donazioni raccolte nel 2021 si sono rivelate nettamente superiori a quelle tradizionalmente ricevute dalla Fondazione negli anni precedenti.
Azioni realizzate:
Nell’ambito della consulenza per la Fondazione Comunità “Domenico Tardini”, ente gestore del Collegio di Merito “Villa Nazareth”, ho collaborato alla progettazione della campagna natalizia di fundraising “A Natale accendi una scelta”.
In collaborazione con la Direzione sono stati selezionati cinque tra studentesse e studenti che incarnavano al meglio la vocazione del Collegio e la provenienza geografica e sociale dei suoi alunni. Sono stati realizzati brevi video e fotografie che li hanno visti protagonisti e testimonial della campagna.
I donatori sono stati invitati a sostenere Villa Nazareth accendendo la stella dei giovani meritevoli che da decenni vengono accolti, aiutandoli nella costruzione di un futuro luminoso.
Azioni realizzate:
Campagna di digital personal fundraising realizzata per Villa Nazareth – Fondazione Comunità Domenico Tardini di Roma
Il Consiglio Direttivo dell’APS Chirone ha deciso ad inizio 2024 di partecipare all’EYE (European Youth Event) organizzato a Forlì dal 17 al 19 maggio con il sostegno dell’Università di Bologna e del Parlamento Europeo. L’obiettivo era quello di approfondire il tema della libertà di ricerca come diritto fondamentale dell’UE.
A questo proposito, in collaborazione con alcuni giovani ricercatori ho elaborato una versione modificata del noto gioco dell’oca, declinando le regole delle caselle speciali in relazione alle difficoltà incontrate da quanti in Europa provano a costruirsi una carriera stabile in campo accademico
Azioni realizzate:
Certificato in Fundraising management rilasciato dalla The Fundraising School gestita da AICCON Research Center e Università di Bologna
Grazie ad una borsa di studio di Fondazione Roma ho avuto l'opportunità conseguite il Master universitario MARAC presso l'Università IULM
Presso l'Ateneo bresciano ho conseguito la Laurea magistrale a ciclo unico in Giurisprudenza con una tesi in Storia del Diritto Medioevale e moderno
Corso di aggiornamento, svoltosi da Remoto, sull'ideazione, l'organizzazione e la realizzazione di una campagna di fundraising natalizia
Corso da remoto sul digital fundraising condotto da Michele Messina
Corso di approfondimento sull'impatto sociale e sulla sua valutazione.
Laboratorio formativo in presenza organizzato dalla The Fundraising School e gestito da Martina Bacigalupi
Dal 2020 collaboro con la Fondazione De Gasperi, istituzione culturale fondata nel 1982 e attiva a Roma, dedicata a promuovere gli ideali dello statista. Per la Fondazione mi occupo in particolare di digital fundraising, comunicazione e community management.
Dal 2021 guido l'Associazione Chirone, ente del Terzo Settore dedicato alla cultura e alla divulgazione scientifica, Sono project manager di diverse iniziative e mi occupo del fundraising.
Ho affiancato a Fondazione Comunità Domenico Tardini nella revisione del database, nella costruzione di una strategia di digital fundraising e nella revisione della propria comunicazione finalizzata alla crescita della propria mappa relazionale.
Ho supportato come consulente il Presidente dell'organizzazione nelle attività di raccolta fondi, nella creazione di un database e nella cura delle relazioni istituzionali.
Ho completato la pratica forense in Diritto amministrativo, occupandomi in particolare di gare di appalto, servizi sociali e urbanistica, sia in sede di contenzioso che di pareri extragiudiziali.
Per due mandati ho svolto l'incarico di Assessore con delega a Cultura, Pubblica istruzione, Politiche giovanili e Sport presso il Comune di Manerbio
Dal 2013 al 2023 ho presieduto il Sistema Bibliotecario della Bassa Bresciana Centrale, che coordina 34 biblioteche di pubblica lettura, e ho fatto parte della Consulta dei Presidente della Rete Bibliotecaria Bresciana
“Fundraiser per passione” è una collana di libri tascabili curata da Fundraiserperpassione, chiamati tra gli addetti ai lavori “volumetti rossi”.
Pubblicazione degli atti della II edizione della rassegna divulgativa "Scienza tra le righe", dedicata all'educazione ambientale e curata con Emanuele Penocchio
Articolo scritto a quattro mani con Massimiliano Zane e pubblicato sul Artribune il 25 marzo 2020
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Meta ha comunicato la chiusura della funzionalità di raccolta fondi avviate dagli utenti a partire dal prossimo 1 luglio. Si tratta di una notizia inattesa, ma non del tutto sorprendente.
Da tempo quando un cliente chiedeva di fare una campagna di personal fundraising spingevo sulla creazione di una landing page sul sito e non su una raccolta interna a Facebook.
7 miliardi in 9 anni a favore del no profit
L’avvento di Facebook ha amplificato la possibilità di mantenere contatti con persone lontane nel tempo e nello spazio. Nei primi anni non mancavano appelli per ritrovare compagni di classe o di leva, amici d’infanzia o persone conosciute durante i periodi di villeggiatura. Ciò ha permesso nel corso del tempo di costruire reti di contatti che aprivano piccole finestre sulle vite anche di chi non si aveva modo (o tempo) di frequentare come i propri amici più stretti.
La possibilità di avviare una raccolta fondi in occasione del proprio compleanno è stata – almeno al suo esordio nel 2015 – l’occasione per ingaggiare la propria mappa relazionale, dando l’opportunità a chi lo desiderava di contribuire con un piccolo gesto a dimostrare la propria vicinanza a un contatto a cui ci si sentiva in qualche misura legati, contribuendo ad una buona causa.
Un coinvolgimento a più livelli che soprattutto nei propri anni si è dimostrato uno strumento efficace, pronto a reagire anche nel momento di difficoltà della pandemia dove tutti i social hanno fatto importanti passi in avanti nell’offrire strumenti di fundraising e in particolare di personal fundraising. Nei 9 anni in cui la funzionalità è stata attiva Meta – attraverso Facebook e Instagram – ha raccolto globalmente 7 miliardi di dollari (equivalenti a 6,45 miliardi di euro circa).
Non sono state comunicate le motivazioni della scelta di chiudere questo servizio, peraltro se si considera che la decisione riguarda esclusivamente lo spazio economico europeo. Non è difficile immaginare che la procedura di raccolta e conservazione dei dati sensibili che si accompagna ad ogni raccolta fondi sia complessa da gestire per Meta alla luce del GDPR.
Quali prospettive per il no profit?
Sicuramente la notizia è un duro colpo per le piccole organizzazioni che potevano sfruttare questo strumento in modo efficace. Avere un forte radicamento territoriale ed essere legate a persone conosciute e stimate nella comunità permetteva di creare campagne di personal fundraising efficaci rispetto a fabbisogni contenuti. Inoltre, la gestione interna a Meta del processo di pagamento e della raccolta dati sollevava le piccole organizzazioni dai complessi adempimenti normativi previsti dal GDPR e dai costi di dotare il proprio sito internet – di cui molte sono sprovviste – di un proprio modulo di donazione.
Quando l’organizzazione supera una certa dimensione, lo strumento offerto da Meta mostrava fin da subito i suoi limiti nell’ambito di una strategia di fundraising diversificata. La facilità della donazione (pochi clic, campi che si compilano automaticamente, etc) si bilanciava con i pochi dati che era possibile ottenere sui benefattori. Risultava inoltre difficile integrare la raccolta su Facebook con quella su altri canali, come il sito, e in un funnel di ringraziamento e avvicinamento alla buona causa.
Inoltre, il rallentamento di Facebook aveva colpito anche questa funzionalità, riducendo il successo delle campagne, la loro diffusione e nel complesso gli importi raccolti.
Nella categoria delle medie e grandi dimensioni a subire il contraccolpo saranno soprattutto le organizzazioni che fondavano parte del proprio successo in questo campo grazie alla facilità di intraprendere una campagna di personal fundraising. Un brand forte e una buona causa vicina a molte persone (ad esempio la cura e la ricerca sul cancro) hanno favorito il successo di campagne di questo tipo che, seppur puntassero ad obiettivi economici contenuti, nel loro insieme potevano rappresentare un’entrata interessante per l’organizzazione.
Ed ora?
Per il futuro Meta ha dichiarato l’intenzione di implementare nuovi strumenti a sostegno del no profit, come un pulsante “dona ora” che rinvii non ad un sistema di raccolta interno alla piattaforma ma direttamente al sito dell’organizzazione, ma non vi sono altre prospettive all’orizzonte.
La scelta della società sicuramente determinerà la necessità di presidiare con maggior attenzione i social da parte di associazioni, fondazioni ed enti filantropici per far recepire agli utenti questo cambiamento.
Le organizzazioni dovranno a loro volta rimettersi in discussione sia pensando in modo più funzionale ed intuitivo moduli di raccolta donazioni e landing page di campagne di raccolta fondi, sia provando a sperimentare. Ad esempio, creando kit per campagne di personal fundraising e pagine personali attivabili per occasioni specifiche. Percorsi meno immediati di uno strumento di raccolta nativo interno ai social, ma più credibile e affidabile.
Il fundraising non è semplicemente una transazione, ma è una relazione che si impoverisce se viene mercificata, come avveniva per le raccolte di Meta. Trasformiamo la scelta di meta nell’opportunità di ripensare il modo con cui facciamo digital e personal fundraising rimettendo il donatore al centro, ripensando la user experience e costruendo una comunità attorno alla nostra buona causa.
I am available for freelance work. Connect with me via and call in to my account.
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